La Dottrina dell’Amore in Platone

Un’analisi del Fedro e del Simposio

Introduzione

  • Il tema è la concezione dell’amore secondo Platone nei dialoghi Fedro e Simposio.
  • L’amore è una tematica centrale nella filosofia platonica, legata alla ricerca della verità e alla tensione verso il divino.

Cos’è l’Eros per Platone?

  • Definizione generale:
    • Eros è il desiderio che spinge l’anima verso la bellezza e la conoscenza.
    • Si manifesta come una tensione tra il sensibile e l’intelligibile.
  • Caratteristiche fondamentali:

    1. È un ponte tra il mondo terreno e quello delle idee.
    2. Ha un carattere ascensivo: dall’amore fisico alla contemplazione del divino.
  • Ruolo nella filosofia platonica:

    • L’eros non è solo passione, ma strumento per raggiungere la sapienza e il bene supremo.

L’Amore nel Fedro

Contesto del dialogo

  • Dialogo tra Socrate e Fedro lungo le rive dell’Ilisso
  • Tema centrale: la natura dell’amore e il suo rapporto con la retorica e la conoscenza

La concezione dell’amore

L’anima e l’amore: il mito della biga alata

  • L’anima è immortale e divisa in tre parti: auriga e due cavalli
  • Il cavallo bianco rappresenta la parte nobile e virtuosa dell’anima, incline alla temperanza e al controllo
  • Il cavallo nero: rappresenta la parte irrazionale, passionale e istintiva, incline ai desideri più bassi e disordinati.
  • L’amore è descritto come il tentativo dell’auriga (la parte razionale) di guidare i cavalli verso il mondo delle idee.

Nel Fedro vengono sottolineati due elementi:

L’importanza della bellezza:

  • l’amore è una forza centrale che mobilita l’anima verso la contemplazione del Bello. La bellezza sensibile è un riflesso della bellezza divina.
  • L’amore per la bellezza è il primo passo verso la conoscenza.

La follia divina (theia mania):

  • L’amore è una forma di follia che eleva l’anima. Non è una follia negativa, ma un dono degli dèi che spinge l’anima verso la verità e il divino
  • L’amore diventa quindi un mezzo di purificazione e di riconnessione dell’anima al mondo ideale.

L’Amore nel Simposio

Struttura del dialogo

  • Si tratta di una serie di discorsi sull’amore durante un banchetto.
  • Oratori principali: Fedro, Pausania, Erissimaco, Aristofane, Agatone, Socrate (e il mito di Diotima).

Il racconto di Fedro

  • E’ un intellettuale, amante della letteratura e introduce il primo discorso sull’amore.
  • Sostiene che l’amore è la più antica delle divinità e la fonte delle più grandi virtù.
    • Secondo Fedro, l’eros ispira il coraggio e il sacrificio, citando esempi mitologici come Achille e Patroclo.
    • L’amore spinge le persone ad agire nobilmente per essere degne agli occhi dell’amato.

Il racconto di Pausania

  • E’ un avvocato, amante del giovane Agatone
  • Offre una distinzione tra due tipi di amore. Racconta che esistono due tipi di Eros:
    1. Eros Uranio (celeste): Associato all’intelletto, alla virtù e all’amore tra anime.
    2. Eros Pandemio (vulgare): Legato al piacere fisico e al desiderio terreno.
    • Pausania sottolinea che l’amore dovrebbe mirare al miglioramento reciproco e non essere puramente fisico.

Il racconto di Erissimaco

Erissimaco è un medico e interpreta l’amore in termini di armonia e salute.

  • L’amore è una forza universale che governa l’ordine naturale.
    • Esiste un amore che promuove l’equilibrio e un amore che porta al caos.
    • L’eros non si limita agli esseri umani ma permea tutte le cose, inclusa la medicina, la musica e la natura.

Il racconto di Aristofane

Aristofane, famoso commediografo, offre una spiegazione mitologica e fantasiosa dell’amore.

  • L’amore nasce dal desiderio di ritrovare la nostra metà perduta.
    • Secondo il suo mito, gli esseri umani erano originariamente esseri doppi: uomini-uomini, donne-donne e uomini-donne (androgini).
    • Zeus li divise in due per punirli della loro superbia, condannandoli a cercare per sempre la metà perduta.

Il racconto di Agatone

Giovane poeta e padrone di casa del simposio. Racconta che l’amore è giovane, bello e virtuoso.

  • Agatone elogia l’amore come una divinità gentile che ispira ogni virtù e bellezza.
  • Il suo discorso è raffinato ma più superficiale rispetto agli altri, e Socrate lo critica per concentrarsi sugli attributi dell’amore piuttosto che sulla sua essenza

Il racconto di Socrate

Socrate, citando l’insegnamento di Diotima, offre la visione filosofica più profonda dell’amore.

  • L’amore è un daimon, un mediatore tra mortali e immortali.
    • L’eros non è né bello né buono in sé, ma desidera il bello e il buono.
    • Attraverso il mito di Diotima, Socrate espone la scala dell’amore, che conduce dalla bellezza fisica alla contemplazione dell’idea del Bello assoluto.

Il mito di Diotima

  • Amore come mediatore:
    • Non è né dio né mortale, ma un daimon.
    • È figlio di Penia (povertà) e Poros (ingegno).
  • presenta quindi una natura contraddittoria e intermedia
  • Eros non è un dio perfetto e autosufficiente come le altre divinità, poiché ha ereditato la mancanza e il bisogno dalla madre Penia.
  • Non è nemmeno un mortale comune, grazie all’ingegnosità e alla capacità di elevarsi ricevute dal padre Poros.

Eros è un daimon, un intermediario tra il mondo umano e quello divino, in grado di connettere i due piani.

  • Eros è sempre in tensione tra il possesso e la mancanza: l’amore è sempre desiderio di qualcosa che non si ha.
  • Ma ha ereditato l’astuzia, quindi l’amore è ricerca creativa di ciò che manca per colmare il vuoto
  • L’amore è quindi movimento continuo e non conosce quiete, poiché è sempre insoddisfatto e spinto verso un ideale superiore.

  • Eros è amante del sapere (filosofo): L’amore non è un essere sapiente, ma nemmeno completamente ignorante e incarna la tensione verso la verità e il Bello

  • L’eredità di Poros spinge l’amore a elevare l’anima verso il divino, seguendo il percorso della “scala dell’amore” descritto da Diotima.

  • La scala dell’amore:
    1. Amore per un corpo singolo.
    2. Amore per la bellezza in generale.
    3. Amore per le anime.
    4. Amore per le leggi e il sapere.
    5. Contemplazione dell’idea del Bello.

Confronto tra Fedro e Simposio

  • Anche se i due dialoghi possono far pensare a due differenti descrizioni dell’amore, è necessario considerare che in entrambi è presente:

    • la tensione verso il divino.
    • il ruolo centrale della bellezza nel processo ascensivo
    • l’eros come forza interiore che guida l’anima.
  • In entrambi i dialoghi, in ogni caso, l’eros è visto come motore di trasformazione e conoscenza.

Grazie per l’attenzione!